alberobello e i suoi trulli
Patrimonio unesco a circa 60 km, un percorso fra paesaggi incantevoli, con ulivi secolari e la magnifica campagna pugliese
Distanza 60 Km - Il contrasto tra modernità e tradizione, tratto distintivo delle regioni del Sud Italia, è una componente essenziale del fascino della Puglia, dove il nuovo si fonde in contesti dove il tempo sembra essersi fermato. Così Alberobello, in provincia di Bari, un agglomerato unico al mondo, con i suoi 1500 Trulli collocati nei rioni Monti e Aja Piccola, dichiarati dall'UNESCO Patrimonio mondiale dell'umanità. Il centro storico è costituito esclusivamente da queste costruzioni di forma conica in roccia calcarea dell’altopiano delle Murge, assemblate a secco. I Trulli, presenti principalmente nella Valle d’Itria, tra le province di Bari e Brindisi, hanno un’origine preistorica, su modello della tomba a thòlos della tarda Età del bronzo. Questo modello di costruzione s’individua in numerose zone dell’Europa mediterranea e del vicino Oriente. Tuttavia, i Trulli di Puglia – tutt’oggi abitati – si caratterizzano rispetto ad altri esempi di costruzione a cupola per la continuità d’uso, tanto da costituire un esempio forse unico di costruzione preistorica ancora in uso. Nonostante la stabilità strutturale e la longevità dimostrata da tali architetture (i più antichi di Alberobello risalirebbero alla metà del XVII secolo), i Trulli nascono come ricoveri temporanei per i contadini, costruiti con le rocce raccolte sul luogo. La costruzione a secco, senza malta, si diffuse in seguito a un’imposizione dei Conti di Conversano che, per sfuggire a un editto del Regno di Napoli che imponeva tributi a ogni nuovo insediamento urbano, intorno al XV secolo, imposero ai contadini di edificare unicamente costruzioni precarie, di facile demolizione al fine di aggirare la tassazione. I caratteristici Trulli di Alberobello presentano forma e dimensioni diverse, poiché costruiti in base alle diverse esigenze abitative. Tradizionalmente costituiti da un vano unico, talvolta presentano l’accostamento di altri vani modulari tra loro comunicanti, detti Trulli plurimi. In rari casi raggiungono i due piani. Presentano una struttura a pianta circolare, con tetto conico in pietre incastonate. I muri sono edificati direttamente sulle fondamenta in pietra calcarea e realizzati con la tecnica della muratura a secco. I tetti sono costituiti da un rivestimento interno di forma conica, culminante con la chiave di volta, e un rivestimento esterno formato dalle cosiddette chianche, lastre di pietra calcarea. Esternamente, i tetti, presentano grezze decorazioni in cenere bianca dal significato mitologico, religioso o semplicemente segno identificativo del trullista (o trullaro). Terminano, poi, con un pinnacolo decorativo a forma di sfera o mezza sfera, che anticamente aveva lo scopo di scacciare le influenze maligne.